Infelici in 3 passi
- Parla solo per lamentarti
- Sminuisci le cose belle
- Aspettati sempre il peggio
Parla solo per lamentarti
Convinciti che l’unica persona che ha ragione sei tu, anche se hai tantissimi difetti interni ed esterni di cui puoi lamentarti, ma tu nota e fai notare soprattutto i difetti delle persone a te care. Così potrete litigare… un motivo in più per lamentarti.
Ricorda solo gli errori del passato, tuoi e altrui, e continua a rivangare su tutto, cancellando le belle esperienze e le lezioni imparate.
Pensa sempre e solo al problema: se facessi pensieri diversi, rischieresti di trovare la soluzione.
Ma il vero trucco per questo primo passo è: focalizzati costantemente su ciò che ti manca e tienilo sempre presente. In questo modo ti garantisco che avrai di che lamentarti e non ti sentirai mai grato/a per ciò che hai.
Sminuisci le cose belle
Dai per scontato tutto quello che hai: un corpo, una dimora dotata di servivi, dei vistiti, e sicuramente anche internet e un dispositivo da cui utilizzarlo, se mi stai leggendo. Sono tutte cose “normali” che ti sono dovuto, non si sa perché; ce l’hanno tutti, tranne le persone meno fortunate che magari non posso leggere queste parole perché non hanno la vista.
Nutri la tua mente con parole e frasi del tipo “Se la Vita ti sorride, ha una paralisi”, o “la Vita è ingiusta”, “insomma”, ecc, così mantieni l’infelice allenamento.
Ad ogni modo, il trucco per applicare meglio questo passo è svegliarti la mattina senza motivazione pensando a quanto sarà uguale quella giornata rispetto alla precedente e alla successiva.
Disprezza tutto: disprezza il fatto che ti svegli ogni mattina “funzionante”; disprezza gli spettacoli della natura e tira solo avanti a campare.
Aspettati sempre il peggio
Alimenta le tue emozioni sgradevoli e riempi il tuo vocabolario e i tuoi pensieri di parole come “paura, ansia, sfiga, ma, però, brutto presagio, e se poi va male” ecc, e se vuoi metterti in testa delle frasi di ricordatorio, segui alla lettera le Leggi di Murphy (es: “se qualcosa può andar male, lo farà; sorridi… domani sarà peggio; le cose vengono danneggiate in proporzione al loro valore”, e così via). Questi sono metodi infallibili che, scherzando scherzando, ti creano convinzioni seriamente depotenzianti.
Non rischiare mai di essere felice, neanche per un momento: metti che poi, per la contentezza, ti prende un colpo? E cosa penseranno gli altri? Potresti attrarre l’invidia e il malocchio. A questo proposito, chiaramente, non fidarti mai di nessuno: è tutto un magna magna per fregarsi a vicenda.
Un trucco per questo passo? Pensa costantemente a cosa non vuoi, a cosa vuoi evitare o smettere di fare e non fermarti mai a chiederti cosa vuoi e cosa ti renderebbe felice.
Con questi 3 passi e tutti gli spunti, puoi creare la tua strategia per essere infelice.
E’ la mente che fa sani o malati, che rende tristi o felici, ricchi o poveri. (Edmund Spenser)
Ricorda comunque che essere felici è una scelta, così come essere infelici. Certo, essere felice non è facile, ma neanche essere infelice, hai visto quante cose devi fare? Il fatto è che ti sei rassegnato/a o peggio abituato/a all’infelicità, credi che sia normale e quindi ci vuoi rimanere, anche perché ormai la conosci.
Se invece in quello che hai letto hai rivisto te o qualcuno che conosci e che non vuoi prendere a modello, allora ti consiglio di familiarizzare con le risorse gratuite: troverai articoli e mini video di altissimo valore pur con la breve durata da cui puoi trarre gli stimoli che ti servono.